mercoledì 3 gennaio 2018

GENOVA CAPITALE DALL'ARTE FIGURATIVA CONTEMPORANEA, intervento di Miriam Pastorino al Convegno "Azione contro Inerzia", Palazzo Spinola


A mio parere per capire l’arte, in particolare quella moderna e contemporanea, non esiste nulla di più utile che lo studio della storia della filosofia. Tutti i passaggi cruciali che avvengono nel campo del Pensiero trovano riscontro, in un secondo momento, nella pratica delle arti per poi penetrare progressivamente nella vita reale, diventare moda e quindi incidere sull’esistenza di tutti noi. Per rendere l’idea, basti considerare le  correnti di pensiero che si sono sviluppate a partire dalla fine del Diciottesimo Secolo e confrontarle con i punti programmatici fissati nei manifesti dei movimenti artistici che dalla seconda metà dell’Ottocento si susseguono lungo tutto il secolo appena trascorso. In essi troviamo proposti in forme praticabili gli stessi identici contenuti che prima erano stati teorizzati: lotta senza quartiere alla tradizione, sincretismo, destrutturazione dell’esistente, provocazione fine a se stessa, viaggi all’indietro, negazione del senso comune, fuga nei labirinti dell’esotico e dell’esoterico, freudismo, nichilismo, capovolgimento della realtà e via discorrendo. (cliccare per continuare a leggere)