sabato 29 agosto 2009

L’IMPOSTURA DELLA POP ART, di Miriam Pastorino

 Articolo apparso su vari siti nel gennaio 2011, risultato per lungo tempo al vertice delle classifiche dei più letti di Toqueville      
(immagine tratta da internet)
                                                             
Nel campo dell’arte, come in tutti gli altri settori, sarebbe tempo di impegnarsi seriamente per liberarci dagli equivoci e dalle imposture, anzi dai veri propri macigni che, da troppi anni, tagliano la strada a chi è dotato di vero talento, depauperano di bellezza la nostra civiltà e fanno perdere la bussola al popolo mostrandogli immagini capaci solo di degradare l’umanità e di confondere la percezione della differenza che esiste tra armonia e dissonanza, tra bellezza e deformità.
Considerata la paccottiglia che dilaga da decenni si deve pensare a un lavoro enorme; ma vale la pena perdere altro tempo prezioso per discettare sul nulla o, ancor peggio, per rovistare nella spazzatura? Per fare chiarezza e chiudere il conto con un passato fatto di troppe brutture e nefandezze ritengo che basterebbero pochi saggi di facile lettura, a prezzo contenuto e adeguatamente veicolati. Uno potrebbe essere dedicato allo smascheramento della pop art e del personaggio Andy Warhol, che del pop fu e resta il massimo rappresentante. (cliccare per continuare a leggere)