mercoledì 22 agosto 2007

A PROPOSITO DEL CARDINALE BAGNASCO

(immagine tratta da internet)
Articolo apparso su vari siti nell'ottobre del 2011

Desidero fare alcune considerazioni in appendice al recente discorso del cardinale Angelo Bagnasco al Consiglio della CEI e alle tante reazioni (forse troppo sbrigativamente sdegnate o strumentalmente osannanti) che esso ha suscitato sulla stampa e su internet.
Sono tra coloro che ascoltano sempre con interesse quanto ha da dire papa Benedetto XVI e mi rammarico quando i suoi discorsi vengono mutilati o annacquati e perfino ignorati a seconda delle convenienze di parte. E aggiungo che, non di rado, presto attenzione anche alle parole del cardinale Bagnasco. Lo faccio da quando, anni fa, nel corso di un convegno al Quadrivium, l’ho sentito esporre un’analisi lucida e molto precisa dei mali del nostro presente, tutti riconducibili al pensiero nichilista, ossia alla disperazione e all’idea dell’onnipresenza della morte che arrivano puntuali alla fine delle false speranze suscitate dalle ideologie, le stesse che hanno imperato e travolto gli uomini soprattutto nel secolo appena trascorso.
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